Il divieto di bestemmiare (i.e. maledire) il Creatore dell’universo si applica sia ai Noachidi che agli Ebrei. L’intento di questo precetto è respingere tutte le visioni pessimistiche
sul
mondo. Chi vede soltanto il male nel mondo creato da Dio, tende ad accusare il Creatore. Secondo il Talmud questo precetto, originariamente trasmesso ad Adamo, rappresenta un valore fondamentale
dell’esistenza umana. Il divieto di bestemmiare riguarda tutti i nomi attribuiti al Creatore, compresi i soprannomi come “Il Misericordioso” o “Il Compassionevole”, e qualsiasi altro nome che,
generalmente, è riferito a Dio. Tale divieto si
applica a prescindere dalla lingua parlata.
È proibito usare un linguaggio insolente – ossia, parlare al Creatore in modo irriverente – quando ci si rivolge al Cielo. Secondo alcune opinioni, questa proibizione include il divieto di avere
una visione atea del mondo. Pur tuttavia si deve esaminare attentamente quale sia la vera intenzione dietro questa visione poiché, a volte, l’ateo potrebbe soltanto rigettare una pratica
idolatra. Su questo argomento (i.e. rigettare l’idolatria), nel Talmud si legge: “Chiunque rigetti l’idolatria è chiamato Giudeo”.
Chiunque sente bestemmiare il nome di Dio dovrebbe strapparsi le vesti per la gravità di un tale atto. È vietato qualsiasi tipo di spregio nei confronti del Creatore, anche se non punibile.
Inoltre, è proibito danneggiare i libri e i nomi sacri, nonché le sinagoghe. È proibito altresì pronunciare qualsiasi dei nomi del Creatore in un luogo impuro o quando l’oratore si trova in
uno stato di impurezza o è svestito. Altrettanto, non si dovrebbe giurare nel nome di Dio senza giusta causa (ad esempio, quando si è fuori dal tribunale) e, a maggior ragione, non si dovrebbe
mentire sotto giuramento.
- I saggi hanno detto: “Tre sono coloro che creano insieme un essere umano: suo padre, sua madre e Dio.” Questo pensiero pone sullo stesso piano l’onore dovuto ai genitori e quello dovuto al
Cielo. Peraltro, onorare il proprio padre e la propria madre è un principio della moralità umana accettato in tutto il mondo, in quanto segno di rispetto per i propri genitori. E, inutile
dirlo, nessuno dovrebbe mai colpirli né maledirli. Come si dovrebbero onorare i genitori? Procurando loro del cibo e delle bevande, accompagnandoli quando entrano o quando escono di casa, e
così via. Invece, come si dovrebbe rispettarli? Non mettendosi seduti al loro posto, non contrastandoli in modo indegno, non chiamandoli per nome né per soprannome (piuttosto, chiamandoli
“Padre” o “Madre”), e così via.
- La Torah insegna a portare rispetto agli anziani, nonché ai saggi ebrei e noachidi. Inoltre, è bene rispettare tutte le persone e, a maggior ragione, è proibito maledirle. Occorrerebbe
essere estremamente cauti e non maledire alcuna figura autorevole o persona importante e, a maggior ragione, non maledire la nazione d’Israele.
- I saggi di Israele hanno elogiato quelle nazioni del mondo che hanno mostrato rispetto per la Torah. Ringraziare Dio per ogni bene che Egli ci dona è un obbligo morale. Su questo principio,
i saggi d’Israele hanno formulato delle benedizioni di lode e di ringraziamento che vengono recitate nei momenti di contentezza (come quando si mangia o si beve) e nelle occasioni di gioia. I
libri di preghiere ne contengono i dettagli.
- Bisognerebbe esprimere ringraziamento anche in circostanze o eventi difficili, poiché queste situazioni, nel loro scopo finale, sono volte al bene.
- Chiunque sente un’altra persona dire una benedizione dovrebbe rispondere “Amen” per identificarsi e mostrare la propria solidarietà con ciò che viene detto. Questo vale anche per un Ebreo
che sente una benedizione recitata da un Noachide, se gli risulta chiaro che quest’ultimo sta benedicendo soltanto il Creatore, e nessun’altra entità.
- È un’usanza ammirevole quella di ringraziare Dio per il dono della propria vita, al risveglio dal sonno notturno. Questa preghiera dice: “Io ti rendo grazie, o Re vivente ed eterno, che mi
hai restituito l’anima – grande è la Tua fedeltà”.
- La benedizione più bella e più elevata è quella recitata sul cibo mangiato con il pane, alla fine del pasto, conosciuta come “benedizione dopo i pasti”.
- Vi è un obbligo particolare di preservare l’integrità del mondo creato da Dio, come riportato anche nel Midrash:“Tutto ciò che ho creato, l’ho creato per te. Stai attento a non danneggiare
né distruggere il mondo.” Pertanto, agli Ebrei è stato vietato di distruggere o danneggiare le piante, gli animali, o gli esseri umani senza avere una ragione valida. Questa proibizione è
conosciuta come “non distruggere.” È bene che ogni essere umano si comporti in questo modo.