Credere nell’esistenza e nell’unicità di Dio è un’eredità della nazione d’Israele. La potenza di questa fede ha imposto, da sempre, ai membri della nazione d’Israele di persuadere l’intera
umanità a non seguire altri dei. Il fine della vita è conoscere Dio. In questa conoscenza rientra anche il timore e l’amore di Dio. L’amore di Dio può comprendere, tra l’altro, anche una
qualsiasi attività o istruzione il cui obbiettivo è di portare fede nei cuori delle persone. Colui che ama Dio manifesta il proprio amore acquisendo conoscenza di Dio, e più grande è la
conoscenza, più grande sarà l’amore. Pertanto, è bene che ogni persona acquisisca più saggezza possibile. L’essere umano è destinato a servire soltanto il Creatore del mondo e nessun’altra
entità. Perciò la Torah comanda a ogni persona di non adorare alcun’altra divinità all’infuori di Dio. Ogni altro tipo di adorazione è proibito e viene chiamato adorazione di idoli
oppure idolatria.
- È proibito adorare un’altra entità mentre si adora Dio. Questa proibizione è chiamata “shituf” (i.e. condividere la sovranità con Dio) e include anche la dottrina cristiana che
incoraggia l’adorazione di un uomo (i.e. Gesù) oltre a Dio.
- I riti proibiti, ad eccezione di quelli eseguiti per adorare Dio, includono gli atti di prostrarsi, macellare degli animali, bruciare dei sacrifici o dell’incenso e offrire libagioni. Viene
altrettanto proibita qualsiasi recitazione rituale che riconosce la sovranità di un’altra entità (per esempio, la recitazione delle parole “tu sei il mio dio”). Tutte queste pratiche sono
proibite e condannabili anche quando non sono eseguite abitualmente tra gli altri membri della religione a cui le suddette pratiche sono associate. È altrettanto proibito pregare qualsiasi
entità diversa da Dio o compiere qualsiasi atto rituale – come ad esempio, danze rituali, indossare degli abiti speciali, o altre usanze – alla maniera degli idolatri. Anche questi atti proibiti
sono passibili di punizione. Tuttavia, anche se le forme ritualizzate di adorazione sono proibite di per sé, queste non sono soggette a condanna a meno che non siano collegate specificatamente
all’adorazione di idoli. Tuttavia, riguardo il sacrificio di animali, l’offerta di incenso, la prostrazione e il versamento di libagioni, tali pratiche sono condannate anche quando non collegate
all’adorazione di idoli.
- Tutte le forme di idolatria soggette a condanna davanti a un Beit Din (Tribunale rabbinico) verranno punite anche dal Tribunale noachide.
- La proibizione dell’idolatria include l’adorazione di qualsiasi potenza, sia essa spirituale che fisica, reale o soltanto frutto dell’immaginazione. Tale proibizione comprende anche
l’adorazione di un essere umano o di un’altra forza, in qualsiasi dei modi descritti sopra, e si applica anche se l’adoratore crede che tale essere umano o forza non sia stato creato, ma sia un
creatore egli stesso.
- Credere che un individuo o una nazione siano guidati da qualche forza, sia essa spirituale che fisica – che si trovi a un livello inferiore rispetto all’onnicomprensivo Creatore – non è
proibito fintantoché non vi è adorazione collegata a tale credenza.
- Chiunque crede che ci sia un dio che governa l’intero universo, all’infuori dell’Unico Creatore di tutto, è chiamato eretico (letteralmente, “negazionista della verità assoluta”).
- Non è proibito ai Noachidi essere presenti o partecipare passivamente alle cerimonie idolatre.
- Al Noachide che viene costretto a adorare degli idoli, o che potrebbe correre il rischio di essere messo in pericolo per essersi rifiutato di farlo, è consentito di parteciparvi, non essendo
obbligato a sacrificare la propria vita per evitare l’idolatria.
- È proibito incoraggiare qualcuno a adorare degli idoli.
- Chiunque profetizza nel nome dell’idolatria, e ordina alle persone di agire
- di conseguenza, trasgredisce i Precetti Noachidi.
- È proibito erigere dei monumenti, piantare degli alberi o costruire degli edifici destinati all’idolatria, anche se l’esecutore non vi partecipa.
Agli Ebrei sono proibite molte azioni collegate all’idolatria affinché essi se ne stiano lontano. Tali azioni non sono state esplicitamente proibite ai Noachidi. Pur tuttavia ci sono delle linee
guida, come quelle elencate di seguito, che è consigliabile seguire al massimo grado possibile.
- Evitare di leggere libri che trattino dell’idolatria. Tuttavia, è opportuno che i saggi Noachidi che impartiscono istruzioni su questi argomenti leggano tali libri.
- È bene astenersi dall’esaltare l’adorazione di idoli e, a maggior ragione, dall’abbellire le loro raffigurazioni, dall’accendere candele in loro onore nonché dal compiere azioni a ciò
inerenti. Quanto sopra non costituisce idolatria in maniera esplicita. Le azioni palesemente idolatre sono completamente proibite dai Precetti Noachidi.
- È meglio evitare di tagliarsi i capelli e la barba alla maniera degli adoratori di idoli, di farsi dei tatuaggi o di sfregiarsi il corpo in qualunque modo, come essi usano fare. Inoltre, è
meglio evitare di rasarsi la testa o farsi degli squarci sul corpo quando si è in lutto per i propri cari.
- Se delle monete cadessero a terra dalla tasca di qualcuno, in prossimità di un idolo che viene usato nelle pratiche idolatre, non ci si dovrebbe chinare per raccoglierle, ma ci si dovrebbe
prima sedere, e poi raccoglierle.
- È meglio evitare di mangiare del cibo e bere delle bevande utilizzate nei culti idolatri, nonché di mangiare dei frutti di un albero piantato dagli idolatri con l’intento di adorarlo.
- È altrettanto consigliato di non trarre beneficio dall’oro e dall’argento utilizzato per rivestire oggetti impiegati nell’adorazione di idoli, e nemmeno dalle ceneri rimaste dopo aver
bruciato gli oggetti usati nei culti idolatri.
- È proibito costruire, sia per sé stessi che per gli altri, degli idoli da adorare. Non si deve possedere alcun oggetto impiegato nei culti idolatri.
- Agli Ebrei è proibito creare delle sculture che configurino una forma umana completa, anche se le si crea soltanto per arredamento. Ad ogni modo, non è vietato essere presenti in un luogo
dove vi è una scultura esposta ai fini decorativi, essendo addirittura permesso di esprimere il proprio parere al riguardo in quanto opera d’arte
- Agli Ebrei è proibito di predire il futuro attraverso la magia, modificare il corso della natura attraverso incantesimi, invocare gli spiriti dei defunti e comunicare con loro (spiritismo),
o di praticare la stregoneria in qualsiasi forma. La Torah definisce questo tipo di attività e simili un abominio al Signore. Come è stato scritto: “Dovrai essere integro con il Signore tuo
Dio.” Anche per i Noachidi non è appropriato occuparsi di tali attività, nonostante ciò non sia proibito dai Precetti Noachidi.
- È proibito agli Ebrei di volgersi all’idolatria o di esserne incuriositi, come pure di prendere in considerazione l’idea che ci sia qualcosa di reale in tutto ciò, e soffermarcisi con lo
sguardo.
- Nessuno dovrebbe prestare giuramento nel nome di un idolo, né costringere qualcun’ altro a farlo. Invece, colui che deve giurare in un tribunale lo deve fare nel nome di Dio o in maniera
generica, senza specificare nel nome di chi sia fatto il giuramento.